Dichiarato lo stato di agitazione e riassunto delle puntate precedenti

Dopo mesi che dichiaravamo il nostro dissenso alla piattaforma, dopo la comparsa di comunicati di vario genere (a volte dai toni poco simpatici, verso i lavoratori), dopo un'assemblea negata, dopo che ci hanno fatti sentire invisibili... I nostri cari sindacati (protettori dei lavoratori) si affacciano baldanzosi in Comdata chiedendo a tutti di scioperare il 19 settembre, contro il precariato del settore e per giunta chiedendo (se possibile!) un contributo per il pullman, per andare a manifestare a Roma.
Quello che non si aspettavano era che dopo lo sponsor pro-sciopero i lavoratori li assaltassero con una serie di domande, che potremmo riassumere in "dove caspita siete stati fin'ora guardate che qui ci chiudono le commesse e magari pure la sede, oltre che la vostra piattaforma fa schifo e non la vogliamo".
Hanno promesso una nuova assemblea per discutere della chiusura della commessa Wind, che è risultata essere la realtà e non solo una paranoia dei lavoratori.
Quello che abbiamo appreso è che la commessa chiude su torino e gli "esuberi" verranno ricollocati sulle altre commesse, ne consegue che i tempi determinati e gli interinali dovranno cercarsi un altro lavoro. Le quantità precise e quali commesse verranno toccate non si sa per certo, inoltre pare che la sede di Torino possa contenere circa 450 persone e noi siamo, al momento circa 600. Le voci di corridoio, infine, dicono che in questa sede rimarranno solo uffici.
Ad oggi è stato dichiarato lo stato di agitazione con blocco degli straordinari.