COMUNICATO DEL COLLETTIVO LAVORATORI COMDATA TORINO FLMU-CUB

COMDATA, UNA STORIA CHE SI STA CONCLUDENDO?

Apprendiamo con curiosità che il Coordinamento Nazionale delle RSU del gruppo Comdata, riunitosi il 19 Febbraio scorso, si sia finalmente accorto del disagio quotidiano che l'azienda genera nei confronti dei suoi dipendenti. Siamo lieti di scoprire che solo adesso, ma meglio tardi che mai, i sindacati Confederali denunciano un'assenza di una vera politica industriale del gruppo e che per questo abbia chiesto un incontro all'azienda che si terrà il prossimo 10 Marzo.

Sono mesi oramai che, come Collettivo Lavoratori Comdata, denunciamo questo stato di cose. Noi non ci teniamo a passare per quelli che gridano al lupo al lupo, sono i fatti che parlano: sulla sede di Torino la commessa Wind-Infostrada, quella di Santander e quella di Iride sono state chiuse come da noi denunciato, la commessa Telecom, storica committente del gruppo Comdata nel giro di due anni ha visto ridurre gli operatori da oltre 500 (dati a primavera 2006) agli attuali 100 scarsi distribuiti sulle commesse 187 e 191. Con la ventilata ipotesi di trasferimento della commessa Compass, per ora messa da parte per la forte opposizione messa in atto da parte dei lavoratori a colpi di diffide nei confronti dei sindacati confederali, la sede di Torino che è anche la sede legale, si è vista spogliare delle sue principali attività. E con le sue principali attività anche i posti di lavoro cominciano a vacillare. I tempi determinati, quelli che hanno la fortuna di essere rinnovati, sono con scadenze sempre più a breve termine, gli ultimi rinnovi su Eni non superano i tre mesi. Persone licenziate e poi riassunte attraverso agenzie interinali con un inquadramento più basso e con la perdita dell'anzianità accumulata, alcune delle quali nuovamente lasciate a casa dopo la promessa di una riassunzione in azienda. La Comdata-Tech, quella che gestisce i servizi informatici, è stata invece assorbita dalla Core Informatica. Voci sempre più insistenti di chiusura della sede di Torino. Da lunedì 2 Marzo colleghi di Ivrea mandati in Romania allo scopo di formare i rep rumeni.

In tutto questo disastro la FLMU-CUB, attraverso il Collettivo Lavoratori Comdata, ha sempre denunciato queste manovre. L'azienda da parte sua di fronte alle nostre denunce non ha mai pensato di considerarci come controparte rappresentativa dei lavoratori. A questo punto la domanda sorge spontanea: esistono sigle sindacali che fanno comodo e altre no, perché ?
Il Coordinamento Nazionale delle RSU ha minacciato la mobilitazione se il 10 Marzo non verranno date delle risposte certe. Come Collettivo Lavoratori Comdata riteniamo che le sigle Confederali abbiano dimostrato di non saper difendere gli interessi dei lavoratori, come dimostra la totale assenza di fronte agli avvenimenti di cui abbiamo parlato sopra. La ciliegina sulla torta è rappresentata dalle piattaforme presentate per il rinnovo del CCNL, dove si fa a gara a quella che fa più schifo. Come si fa a parlare ancora di assistenza sanitaria integrativa in mezzo alla strage di contratti non rinnovati? Riteniamo che questa boutade sia il frutto di una necessità di alzare la voce, in quanto il rimescolamento a livello dirigenziale dei mesi scorsi ha spostato l'asse degli equilibri che ora evidentemente non pendono più a favore del maggior sindacato.
Noi ribadiamo che non ci accoderemo mai a queste logiche che tendono a fare di un'organizzazione sindacale un'agenzia di servizi sempre pronta al “pompieraggio” delle istanze dei lavoratori. Riteniamo giusta la mobilitazione ed uno sciopero da tenersi nel più breve tempo possibile che dica chiaro e tondo

NO A QUALSIASI IPOTESI DI CHIUSURA DELLA SEDE DI TORINO
SI' AL MANTENIMENTO DI TUTTI I POSTI DI LAVORO

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FLMU-CUB Corso Marconi 34 Torino TEL/FAX 011 655 897 flmu_tlc_to@cubpiemonte.org

COMUNICATO COBAS COMDATA IVREA - 3 Marzo 2009

In un contesto occupazionale che si sta quotidianamente sgretolando, segnato dallo spettro di una crisi economica che sembra asservita all’interesse di imprese che sfruttano la paura e la paralisi collettiva per incrementare i propri guadagni in spregio ai lavoratori, ci troviamo a registrare un’incresciosa scelta di delocalizzazione che colpirebbe dozzine di posti di lavoro, minando ulteriormente una situazione lavorativa già al limite della tollerabilità.
L’induzione di un regime di paura ha mosso i suoi primi passi nel mese di Novembre, per degenerare rapidamente in un’escalation atta a minare la stabilità occupazionale dei lavoratori di Comdata Spa:

-Spostamenti
-Ridimensionamenti di personale
-Colloqui individuali, al fine di lacerare la sicurezza e la stabilità emotiva e professionale di ogni operatore.

Tutto ciò ha generato il clima di insostenibile paura che condiziona e accompagna l’operato quotidiano dei Lavoratori.
Quanto sopra sarebbe già sufficiente ad aprire la strada a uno stato di agitazione di cui, dopo l’estate impegnativa, non si sentiva affatto la necessità. L’Azienda, il cui atteggiamento permette di dedurre che la questione “serenità lavorativa” non rappresenta priorità alcuna, ha deciso di continuare sulla sua strada ben decisa a non smentirsi:

Da Lunedì 02/03/2009 sappiamo che alcuni colleghi di Ivrea sono partiti per la Romania allo scopo di formare i rep rumeni trasferendo loro competenze, flussi e procedure per quanto riguarda l’attività corporate della commessa Vodafone

I lavoratori e i COBAS, di rimando, hanno una notizia altrettanto sgradevole per l’intero management Comdata:

-Noi diciamo no a questa scelta irresponsabile e la ostacoleremo con ogni mezzo e azione, non accetteremo silenti una decisione deleteria per un contesto territoriale che non offre alcuna alternativa.
I COBAS per i fatti summenzionati, dichiarano lo stato di agitazione e rendono noto che, attualmente, è in corso l’elaborazione di un calendario di scioperi e iniziative di lotta per far fronte a tale emergenza.

03/03/2009
COBAS COMDATA IVREA